Un confronto schietto sulla attualità normativa e sulle prospettive che vi sono.

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Si è concluso il convegno organizzato dalla Scuola di formazione “Francesco Giurato” della Camera Penale di Reggio Calabria. E si è concluso con la soddisfazione di essere riusciti a concentrare per alcune ore la attenzione dei presenti sul difficile momento che viviamo: dalle continue spinte populistice e giustizialistiche ad una legislazione assolutamente sciatta e disorganica; dallo squilibrio tra le parti del processo penale alla concreta mancanza di effetti volontà di mettere riforma sistematica alla materia; dalle difficoltà della dogmatica penalistica (e processualistica) domestica rispetto alle continue spinte delle corti convenzionali (e finalmente, anche delle nostra Corte costituzionale).

Insomma, un quadro di estrema preoccupazione; ma anche di assoluto stimolo per porre dei temi di prospettiva.

In questo senso gli interventi dei due relatori sono stati assolutamente preziosi: il Prof. Marafioti che ha fatto un quadro assolutamente preciso della situazione sia sul piano sociale che su quello scientifico, per finire con una analisi dei sistemi di potere e delle difficoltà di mettere mano a progetti di riforma che intervengano in materia; il Dott. Balsamo che ha addirittura individuato delle precise aree di intervento riformatore, non sottraendosi ai continui stimoli ed anzi tendendo una mano per creare insieme, magistrati ed avvocati, specifici progetti di riforma.

L’incontro, dunque, ci lascia una sensazione positiva: i problemi ci sono ma vi è la consapevolezza reciproca e la volontà di porvi mano e risolverli; o quanto meno di cominciare a farlo.

L’incontro si è concluso con il premio Giurato conferito a Nasrin Sotoudeh e ritirato dagli amici di Amnesty international con cui si è creato un filo che ci porterà certamente a nuove iniziative per la salvaguardia dei diritti umani nel mondo.


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