Reati culturalmente orientati, violenza sessuale e concorso.

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Importante pronuncia della Terza sezione penale della Corte di Cassazione che, in accoglimento del ricorso del PG ha annullato una sentenza assolutoria affermando che risponde del delitto concorso nel delitto di violenza sessuale il padre di una figlia che, pur sapendo che la stessa è vittima di abusi sessuali, non fa nulla per impedirlo o denunciarlo. Il tutto nell’ambito di un ambiente in cui le violenze erano esplicative di un contesto culturale in cui l’abuso su una promessa sposa minorenne era tollerato ed anzi addirittura consentito.

Troverete la massima in questione, con un interessante commento della collega Elisabetta Staropoli, nei documento pubblicati dall’Osservatorio “Corte Costituzionale, Corte EDU e Corte di Cassazione”.

Sarebbe interessante un approfondimento valutativo della pronuncia soprattuto in relazione alle implicazioni giuridiche.


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